non c’è nulla di concreto nel ddl Concretezza per la Uil

dalle opere pubbliche alla Pubblica Amministrazione, l’analisi costi/benefici sembra essere la chiave di volta per scelte efficaci. La prende in prestito infatti Nicola Turco, segretario nazionale di Uil-PA, per smentire che nel ddl Concretezza in discussione in Parlamento, ci siano misure idonee ed efficaci in grado di portare il promesso cambiamento anche nei servizi pubblici che riconosce essere in condizione di estremo degrado. I problemi della PA in Italia, prosegue Turco, sono strutturali, l’incidenza dei pochi farabutti infedeli, è del tutto marginale e la Uil, si è sempre adoperata per favorine l’allontamento. I pubblici dipendenti italiani sono i peggio pagati in Europa e nonostante i tagli; il blocco del turn-over decennale; le gravi carenze di organico ; l’età media avanzata; l’assenza in molti casi delle misure di sicurezza, gli oltre tremilioni e duecentomila dipendenti in servizio portano avanti con abnegazione il sistema dei servizi pubblici ai cittadini.

Come e con quale grado di soddisfazione “concreta” degli utenti però, non sembra chiederselo il segretario Turco. Dalla sanità ai trasporti pubblici locali, dubitiamo fortemente che in “concreto” le parole del segretario Uil possano aver convinto e rassicurato i cittadini delle Regioni meridionali, ad esempio. Perché se è vero che gli stipendi sono magri è anche vero che gli incentivi alla produttività sono impiegati a prescindere dai risultati; se è vero che basterebbe la diligenza dei dirigenti ad espellere i fannulloni, è anche vero che questi trovano compiacenza e tolleranza in larga misura negli organi di rappresentanza politica e sindacale. La concretezza è sicuramente tra i più presiozi beni comuni, ma ad essa fanno seguito la sincerità e la franchezza che dovrebbero investire direttamente le orgnizzazioni sindacali.

fonte.1 e fonte.2

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