a 100 anni dalla Gentile, botte da orbi nella scuola a colpire docenti e dirigenti. Sembrano questi gli esiti inevitabili delle controriforme che si sono succedute a facilitare i percorsi formativi dei giovani del terzo millennio sintomo di un fallimento educativo generazionale dei nipotini eredi del ’68
Autore: animatoriBlog
Syllabus, la lunga teoria digitale su carta di Zangrillo
Il syllabus, il nuovo programma di Zangrillo orientato all’aggiornamento professionale dei pubblici dipendenti, sconta l’impostazione giuridica tipica della PA italiana. Di transizione digitale nemmeno l’ombra. I corsi si dipanano lungo una interminabile teoria di codifiche e definizioni tecniche che nulla insegnano di pratico. Forse concepito per i candidati ai concorsi pubblici, viene propinato ai dipendenti a tempo indeterminato che non ritrovano nel syllabus elementi per aggiornare le competenze e le abilità professionali. L’ennesima perdita di tempo ed energie sottratte alla pratica del rapporto con l’utenza
rinnovi, 190 euro si sommeranno al taglio del cuneo nel 2024
2024, non finisce col taglio del cuneo fiscale confermato nella legge di bilancio. Zangrillo firma la direttiva, a gennaio partono le trattative per i rinnovi contrattuali del pubblico impiego. Finanziati incrementi di stipendio fino a 190 euro di media
infornata di giovanissimi, purché restino a casa loro. Prove di PA federale
Prossime assunzioni di giovanissimi, dierettamente dalle università, purché restino a casa loro. Il Decreto Zangrillo-Bernini infatti, prevede che la chaimata delle giovani cime con ottimi voti, potrà essere solamente dalle facoltà che insistono nel territorio regionale. Si sperimenterà quindi, un primo embrione di PA Federale
Comune di Bologna, linee guida di una dotta somara
Comune di Bologna, ore di lavoro sottratte ai servizi operativi e migliaia di euro in compensi per riscrivere la sintassi del nuovo idioma “gender neutral”…
la scuola italiana va ripensata, a 100 anni dall’ancora attuale riforma Gentile
a 100 anni dalla riforma Gentile, forte s’avverte l’esigenza di una riforma della istruzione che restiuisca alla scuola una pedagogia dei saperi, del profitto come momento di crescita e maturazione. Un nutrito numero di studiosi e docenti, si ritroverà al convegno organizzato a Terni dal Centro per la filosofia italiana, il 18 e 19 ottobre 2023 con una appendice che si terrà a Frascati, il 20 e 21 ottobre
pubblico impiego, progressioni senza laurea legittime come nel privato
la progressione di carriera senza titoli, ma per meriti di servizio è più che legittima. Se è vero, come è vero che sono oramai trascorsi trenta anni dalla riforma Cassese di privatizzazione del pubblico impiego, non si comprendono i dubbi di legittimità e le polemiche circa la recente istituzione, per altro temporanea con scadenza 31 dicembre 2024, delle progressioni di carriera riservate ai dipendenti meritevoli, che hanno impedito con abnegazione il collasso della architettura statuale nel corso della pandemia trasformandosi repentinamente in smart workers. Se un garzone di bottega può essere promosso capo officina per meriti di lavoro, allora anche un usciere potrà essere promosso impiegato per meriti di servizio. Ne va del principio di uglianza tra i lavoratori tutti. Le progressioni verticali senza titolo devono divenire uno strumento permanente di incentivo alla produttività, alla efficienza, alla efficacia dei servizi pubblici
13,41 euro è il salario minimo di uno Statale, sindacati in confusione
il salario minimo a 9,00 euro per legge, sarebbe una iattura per il pubblico impiego che oggi, di media guadagna 13,14 euro lordi all’ora…
bocciare e sottrarre la scuola ai Tar per salvare i giovani
Giustizia, ridisegnare il perimetro anche della giustizia amministrativa. Sottrarre la pagella scolastica alle competenze dei TAR è divenuta una priorità; salvare i giovani dalle invadenze del dirtto e dalla immaturità dei genitori
green e correttissimo, col nuovo codice di comportamento la censura social si abbatte sugli Statali
il nuovo codice di comportamento è in G.U. la n. 150/2023. Va a regolamentare l’utilizzo dei social network da parte Statali che dal 14/07/2023 non potranno qualificarsi in rete; dovranno essere per forza di cose green, inclusivi e politicamente correttissimi pena severe sanzioni disciplinari